mercoledì 12 novembre 2014

The Seafarer, prima edizione di Ida Gordon, 1960... in collaborazione con J.R.R: Tolkien


The Seafarer
A cura di I.L. Gordon
In collaborazione con J.R.R. Tolkien
Methuen, Londra
1° ed. 1960
Brossura


"Il navigatore"
The Seafarer è un poema contenuto in uno dei quattro manoscritti di opere poetiche in antico inglese giunto fino ai giorni nostri, il Libro di Exeter, Centoventiquattro versi compongono questo poema indicato comunemente come elegia, un "poema che lamenta una perdita"
A narrare un vecchio marinaio che giudica la propria vita attraverso i ricordi. Diviso in due parti, differenti tra loro, vede la prima come narrazione romantica del sua vita di costellata di gioie e difficoltà. Nella seconda,l'anziano marinaio si rivolge al pubblico consigliandolo su quale atteggiamento, secondo lui, si dovrebbe tenere nei confronti del Signore.


Questo volumetto, è l'edizione commentata del poema The Seafarer ed è stato pubblicato nella collana Methuen's Old English Library, i cui curatori generali erano Arthur Brown e A.J. Bliss, quest'ultimo curatore assieme a T.P. Dunning del volume The Wanderer. 
Questo lavoro era stato inizialmente preparato da E.V. Gordon, autore tra gli altri di An Introduction to Old Norse (1927) e Pearl (1953), e da J.R.R. Tolkien. Gordon è lo stesso che assieme a Tolkien da alle stampe nel 1925, la prima edizione del Sir Gawain and the Green Knight

Il lavoro di Gordon e Tolkien però non vede la luce poiché Gordon viene a mancare nel 1938. Sua moglie Ida Gordonaccademica britannica specializzata in inglese medievale e norreno, dopo la morte del marito decide di rielaborare il testo incompiuto e pubblicarlo. Cosa che avviene nel 1960 con questa edizione con il consenso dello stesso Tolkien. Il testo presente il nome di Ida Gordon a causa delle numerose revisioni al testo originale ma il lavoro e l'aiuto di Tolkien sono stati ampiamente riconosciuti.

Per un maggiore e approfondito studio su The Seafarer e Tolkien, si consiglia il saggio di Miranda WilcoxExilic imagining in The Seafare and The Lord of the Rings in Tolkien the Medievalist  a cura di Jane Chance (Routledge, 2003, pp. 133-153).


La poesia di Tolkien 'Monað Modes Lust mid Mereflode', che appare nel The Lost Road e The Notion Club Papers, deriva da questo da The Seafarer.


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La poesia di Tolkien 'Monað Modes Lust mid Mereflode', che appare nel The Lost Road e The Notion Club Papers, deriva da questo da The Seafarer.

Monað módes lust mid mereflóde
forð tó féran, þæt ic feor heonan
ofer héan holmas, ofer hwæles eðel
elþéodigra eard geséce.
Nis me tó hearpan hyge ne tó hringþege
ne tó wífe wyn ne tó worulde hyht
ne ymb ówiht elles nefne ymb ýða gewealc.

[The desire of my spirit urges me to journey forth over the flowing sea, that far hence across the hills of water and the whale's country I may seek the land of strangers. No mind have I for harp, nor gift of ring, nor delight in women, nor joy in the world, nor concern with aught else save the rolling of the waves.]

J.R.R. Tolkien fa proferire queste parole dal mette queste parole in bocca al marinaio Ælfwine (Amico degli Elfi, colui il quale ha trovato la Strada Diritta ed è giunto a Tol Eressea, nelle bozze di The Lost Road, e che riutilizzerà, apportando delle modifiche, in The Notion Club Papers. Essi si basano su un accordo di linee del poema anglosassone The Seafarer , conservata nel Libro di Exeter.

Il testo riportato, con la traduzione inglese, si trova in The Lost Road, p. 84.


Nella prefazione di Ida Gordon si legge:

[...] Quando mio marito, il professor EV Gordon, è morto nel 1938, ha lasciato un progetto incompiuto di un'edizione di The Wanderer e The Seafarer, su cui aveva lavorato in collaborazione con il Professor J.R.R. Tolkien. E la mia prima intenzione, con l'approvazione del professor Tolkien, è stato quella di mettere in forma finale quell'edizione. [...]

[...] ho presentato l'edizione a mio nome perché rappresenta una visione del poema fondamentalmente diversa da quella del progetto originale. Tuttavia, l'edizione comprende gran parte del materiale originale, soprattutto nelle note. [...]


[...] Vorrei ringraziare il Professor Tolkien per alcune note che mi ha dato con la sua solita generosità [...]