martedì 17 novembre 2015

Saghe e leggende Celtiche, Tolkien e i fratelli Hildebrandt, Mondadori 1982


Saghe e leggende Celtiche
A cura di Gabriella Agrati e Maria Letizia Magini
Oscar Mondadori (1587-1588), Milano
1° ed. 1982, pp. LV, 611
Volumi 2
Illustrazioni di copertina dei Fratelli Hildebrandt
Brossura in cofanetto

Questo cofanetto contiene due volumi I racconti gallesi del Mabinogion e La saga irlandese di Cu Chulainn e non sono estranei al mondo tolkieniano giacché sono due gli aspetti che accomunano il cofanetto al Professore di Oxford: le copertine dei libri e del cofanetto, che riproducono due illustrazioni dei fratelli Hildenbrandt, Il ritorno di Gandalf e Il matrimonio del re; e il collegamento tra Tolkien e uno dei due libri.


I racconti gallesi del Mabinogion
A cura di Gabriella Agrati e Maria Letizia Magini
Oscar Mondadori (1587-1588), Milano
1° ed. 1982
Illustrazione di copertina dei Fratelli Hildebrandt, The return of Gandalf (1978)
Brossura in cofanetto

Mabinogion è composto da testi  risalenti a un periodo compreso tra il 1110 e il 1150 e tramandati su due manoscritti gallesi: Llyfr Coch Hergest (Libro rosso di Hergest), datato tra il 1382 e 1410; e Llyfr Gwyn Rhydderch (Libro bianco di Rhydderch), del 1350. Il corpus è in prosa, con racconti di eventi storici dell’Alto Medioevo e di reminiscenze mitologiche, e vedi quattro testi principali (branche o rami) che portano il nome di un protagonista come titolo: Mabinogi di Pwyll, principe di Dyfed racconta della famiglia di Pryderi, la sua nascita, la sua scomparsa e il suo ritorno. Mabinogi di Branwen, figlia di Llyr si concentra maggiormente sul matrimonio di Branwen con il re d'Irlanda, Matholwch. È presente anche Pryder ma con un ruolo secondario. Mabinogi di Manawydan, figlio di Llyr è il racconto del ritorno di Pryderi insieme al fratello di Branwen, Manawyddan e delle loro disavventure. E infine Mabinogi di Math fab Mathonwy che narra di Math e Gwydion e del conflitto di quest’ultimo con Pryderi.
Del corpus fanno anche parte cinque racconti gallesi tradizionali e leggendari come: Il sogno di Macsen Wledig, che vede romanzata l storia sull'imperatore romano Magno Massimo; Culhwch e Olwen e Il Sogno di Rhonabwy che si riferiscono al ciclo arturiano; Lludd e Llefelys e Taliesin. Poi ci sono le tre storie gallesi Owain, o la Dama della fontana, Peredur, figlio di Efrawg e Geraint ed Enid legate anch’esse al ciclo arturiano e che si ritrovano nei poemi di Chrétien de Troyes.

Tolkien conosceva molto bene questo ciclo di racconti, avendone acquistata una copia nel 1913 e nel 1920 li cita nella revisione del suo articolo sul Kalevala. Ed è probabile che questi racconti abbiano anche influenzato, in qualche modo, il Professore di Oxford. Da notare che il nome Arwen ricorda molto Arawan, Re di Annwvyn, presente nel Mabinogion.
Egli descrive Mabinogion come se abbia uno sfondo di tradizione letteraria o artistica:

full of the sense of long years of development and even of decay, which has resulted on the one hand, in the cumbering of the tales with forgotten traditional names and matter, and on the other has produced a field of the most excellently harmonised and subtly varied colours against which the figures of the action stand out - but they also harmonise with the surrounding colour-scheme and lose in startlingness if not in clearness. [Tolkien Papers, Bodleian Library, Oxford].

Qui è possibile scaricare il testo in inglese The Mabinogion tradotto da Charlotte Guest


La saga irlandese di Cu Chulainn
A cura di Gabriella Agrati e Maria Letizia Magini
Oscar Mondadori (1587-1588), Milano
1° ed. 1982
Illustrazione di copertina dei Fratelli Hildebrandt, The wedding of the king (1977)
Brossura in cofanetto

L’ eroe della mitologia irlandese Cú Chulainn, che in irlandese si traduce come “Mastino di Culann”, è il protagonista del ciclo dell'Ulster presente nel folclore scozzese e dell'Isola di Man. Il nome alla nascita è Sétanta, figlio della sorella del re dell’Ulster, Deichtine e del dio Lúg, che  cambia dopo aver ucciso il feroce cane da guardia Culann ed essersi offerto di sostituirlo fino a quando non potrà risarcire la perdita. L’eroe a diciassette anni difende da solo l’Ulster nel leggendario Bó Cúailnge (Il furto di bestiame di Cooley) contro le armate della regina Medb del Connacht.