venerdì 27 luglio 2012

Dietro lo specchio, fumetto con protagonista il prof. Tolkien 1998

Quella che vi presento è, a mio avviso, una piccola chicca. Si tratta di un fumetto di ‘Lanciostory più’ pubblicato nel 1998 come allegato a ‘Lanciostory’. La particolarità di questo fumetto è che tra i personaggi vi è proprio il prof. Tolkien e alcuni personaggi della trilogia come i Cavalieri Neri.
Questo interessante libricino l’ho scoperto grazie all’articolo di Nicola Farinelli sul numero 1 della Rivista Endore (primavera 1999) dal titolo Tolkien e i fumetti da dove ho tratto anche la parte relativa alla storia e di seguito pubblicata.




Dietro lo specchio
‘Lanciostory più’
Inserto di Lanciostory n.1, 1998
Eura Editoriale
Storia di Macia Ferro
Disegni di Angel Lito Fernandez
Brossura




La storia è ambientata a Venezia, durante il carnevale del 1998. Nella magica città lagunare arriva,
attirato dalla festa, un giovane cantastorie girovago: Gabriel, una specie di menestrello che crede nella poesia e nella fantasia, nel cui repertorio musicale v’è una canzone che recita: 

“Esiste una terra meravigliosa
dove tutto è possibile
là, fate, gnomi ed elfi danzano sotto le stelle
ma il Signore Oscuro è in agguato nell’ombra…”.

Di lui s’invaghisce Alice, una ragazza che naturalmente è tutto il suo contrario: ricca, viziata, molto pratica ed affatto priva d’immaginazione.
I due giovani, vagando di notte per la città, incontrano Jasim, un ambiguo personaggio che si rivela essere un Genio. Jasim lancia a Alice e Gabriel una sfida e li trasporta in una dimensione fantastica, ma reale, parallela alla nostra, dove vivono personaggi e creature della letteratura e della mitologia: i due dovranno trovare da soli la via per tornare indietro, nel nostro mondo. A loro si uniscono presto altri singolari compagni di (dis)avventure: il primo è Ulisse, mandato in quel mondo assurdo da un dio sconosciuto, secondo quanto lui stesso racconta; il secondo è appunto J.R.R. Tolkien. E come sia arrivato in quest’altra dimensione lo lasciamo spiegare a lui: “io visitavo spesso questo mondo, anche se solo in sogno o con la mia fantasia… ma una sera stavo lavorando alla mia trilogia del Signore degli Anelli, quando mi è apparso il genio… Jasim  […]  per la verità mi è sembrato poco rispettoso e piuttosto incoerente… prima di mandarmi qui ha scommesso una sterlina che non sarei riuscito a tornare…”. 




Ad ognuno dei protagonisti il Genio ha dato un dono magico che potrà aiutarli nel ritorno. Il professore ha avuto un libro, una raccolta di (utilissime) frasi magiche. L’eccentrica compagnia vivrà ovviamente tutta una serie di pericolose situazioni - fra cui un incontro con i Cavalieri Neri - fino a giungere alla Fortezza infame, dove una porta oscura costituisce la chiave per poter tornare nel mondo reale. Nella Fortezza li attende però il Signore Oscuro, ossia Jasim, che li sottoporrà prima alla vera sfida: i quattro “eroi” dovranno affrontare le sue creature, e se anche solo uno di loro perderà, nessuno del gruppo potrà tornare indietro. Tolkien sarà costretto ad affrontare in un duello magico nientedimenoche un irriconoscibile Saruman: grazie all’aiuto del libro lo sconfiggerà brillantemente. Visto che anche gli altri hanno avuto la meglio negli scontri che li hanno visti protagonisti, tutti torneranno alla propria realtà: Ulisse sulla sua nave, convinto che tutta l’avventura sia stata solo uno degli inganni con cui gli dei - forse il maligno Dioniso - si divertono a spese dei mortali; Tolkien, che pensa di essersi semplicemente addormentato e di aver sognato, nel suo salotto e conclude, mettendosi a scrivere: “buona idea quella dei Cavalieri Neri”; Alice e Gabriel a Venezia, il cantastorie con la prova della realtà dell’avventura vissuta, che mostra alla ragazza - la quale pensava di aver bevuto troppo champagne - e finalmente lei crede.

Tratto da ‘Tolkien e i fumetti’ di Nicola Farinelli apparso su ‘Endore’ n. 1, primavera 1999



Sei curioso di conoscere altre parodie, citazioni e riferimenti tolkieniani nei fumetti e nei cartoon? Leggi il mio articolo “Tolkien tra fumetti e cartoon”.