giovedì 5 aprile 2012

Il Cacciatore di Draghi, edizione Bompiani 2007



Il Cacciatore di Draghi
ovvero Il Fattore Giles di Ham
di J.R.R. Tolkien
Illustrato da Pauline Baynes
Curato da Christina Scull e Wayne Hammond
Edizione italiana a cura di Lorenzo Gammarelli
Traduzione di Isabella Murro
Traduzione di note, apparati e versioni alternative di Lorenzo Gammarelli
Bompiani, Milano, 2007, pp. 160
Copertina di Maxfield Parrish, Dream Days (Reluctant Dragon), particolare
Brossura con sovraccoperta

Note di copertina
"Aegidius De Hammo era un uomo che viveva nel bel mezzo dell'isola di Britannia. Il suo nome completo era Aegidius Ahenobarbus Julius Agricola De Hammo; in quei giorni, molto tempo fa, quando quest'isola era ancora felicemente divisa in molti regni, la gente era ricca di nomi altisonanti. Allora c'era più tempo, e c'era meno gente...".
Inizia così la storia ironica e divertita che narra la vicenda d'un contadino abitudinario e un po' fanfarone, costretto dalle circostanze a dar la caccia a un drago, di cui riesce ad avere la meglio, diventando ricco e rispettato tanto da essere eletto re. La fonte sarebbe un'antica cronaca in latino contenente il resoconto delle origini del Piccolo Regno, dove il racconto è ambientato. Ma si tratta soltanto di un espediente. Tolkien vi ricorre non già per dare credibilità storica al suo narrare, ma per creare un mondo metastorico, senza precise coordinate spazio-temporali, un'atmosfera da fiaba, un universo immaginario popolato di draghi e di giganti in cui però possiamo ritrovare qualcosa che incontriamo nella realtà di tutti i giorni. Fiabesco e concretezza di particolari si mescolano dunque con somma maestria nelle mani dell'autore per conquistare i lettori, grandi e piccoli.